City Colors Correction
Nel 2015 dalla collaborazione con il Comune di Pontedera, nasce CITY COLORS CORRECTION un progetto di arte urbana legato alla riquali cazione di quartieri popolari della città.
La color correction, è il termine che viene utilizzato nella fotogra a e nella produzione video per de nire il lavoro di modi ca e “correzione” delle imperfezioni legate all’esposizione, alla luce, alla temperatura di colore delle foto e delle scene. Lavorando sulla colors correction è possibile trasformare radicalmente la qualità di un prodotto fotogra co o video e migliorarne in modo potente l’esperienza visiva. Analogamente la CITY COLORS CORRECTION interviene in contesti urbani degradati e socialmente delicati per apportare attraverso interventi di riquali cazione di diversa inten- sità e grandezza, una nuova percezione visiva ed affettiva del luogo. In collaborazione con la cooperativa Ponteverde e attraverso il coinvolgimento di lavoratori socialmente utili sono state recuperate e colorate numerose panchine, cancellate e mura presenti in piazze di quartieri periferici.
Un lavoro quindi non solo estetico ma sociale.
L’arte a disposizione di tutti, nei luoghi più marginali della città.
L’arte e il colore scacciano il degrado ed il grigiore. Il muralismo inoltre è un arte che mette subito a confronto gli artisti con i fruitori dell’opera, con i passanti, con gli abitanti del quartiere in cui l’opera viene collocata.
L’Amministrazione comunale di Pontedera alla luce della esperienza positiva maturata intende creare in Toscana una Rete delle città “colorate” attraverso i murales. Un luogo che sia di confronto tra tutti coloro che si sono cimentati a vario livello in esperienze di urban art e che siano a disposizione per scambiarsi le buone pratiche adottate e i consigli giusti per programmare e realizzare interventi futuri. Un network di competenze a disposizione di Associazioni, artisti, Comuni ed Enti gestori di Edilizia residenziale pubblica che vogliano intraprendere questa strada nelle riquali cazioni urbane dei quartieri. Una Rete in grado di concorrere in modo associato e coordinato su bandi di Enti e Fondazioni pubblici e privati dedicati all’arte e al sociale.
“Sono infinite le cose che si possono migliorare in una città, in un quartiere, in una stanza. Ci vuole grande impegno comune per mantenere e rinnovare uno spazio condiviso. Noi, da ospiti riconoscenti a questa città, che ha nel proprio dna lo spirito di accoglienza, vogliamo solo dare il nostro millimetrico contributo a portare altrettanto misurabili atti di riqualificazione, attraverso simboliche raffigurazioni.”
Lopez
Realizzato da Lopez e Staila / Photo e Video Vittorio Marrucci, Andrea D’Antoni, Andrea Filippi e Moira Volterrani
Progetto realizzato nell’ambito di TOSCANAINCONTEMPORANEA2016
Curatore: Giovanni Bruni
Realizzato con la collaborazione di:
Regione Toscana
Comune di Pontedera
Coop. Soc. ONLUS Ponteverde
Banca di Pisa e Fornacette
Colortecnica Store
Boero
Graffitishop
Montana 94
Vivere con Fantasia
Un uomo adulto su di una altalena, circondato da un paesaggio infantile, legge ad alcuni personaggi della sua fantasia la storia di Don Chisciotte. Un elogio alla lotta contro i mulini a vento, una lotta per vivere i propri sogni e trasformarli in realtà.
Ogni writers sa che i propri graffiti non sono per sempre. Il tempo, gli altri graffitisti, altre persone, prima o poi trasformeranno, ma nonostante questo, ma nonostante questo, noi ci mettiamo comunque il cuore nel realizzare la nostra opera e come in questo caso, ci impegnami per giorni a dar vita alla nostra visione, al nostro messaggio, perchè anche se rimanesse vivo due giorni, ne sarebbe comunque valsa la pena. Grazie a tutti coloro che ieri sono venuti a questa prima inaugurazione del progetto CCC. I nostri sforzi sono stati ripagati in pieno. Il nostro messaggio rimarrà sul quel muro, agli occhi di tutti, che prima era grigio e senza senso….e adesso invece, racconta una storia.
Grazie a l’assessore Marco Cecchi e al Comune di Pontedera, alla Cooperativa PonteVerde, a Caparol Center, agli abitanti del quartiere che ci hanno aiutato e coccolato per 4 giorni e che hanno organizzato una festa del vicinato favolosa ed esemplare, a Filippo Bernardeschi e ai Million Dollars Breakers, ai ragazzi del Nameless Skateboard, a Joe Antani e Daniele Bruni (Team Divano) e più in generale a tutti coloro che hanno sostenuto e aiutato a far riuscire la giornata di ieri.
Un esempio di come Pontedera ed il suo Melting Pot culturale riescono a creare momenti di magica condivisione e pacifica crescita.
Omaggio a Corradino D’Ascanio
Un omaggio a Corradino D’Ascanio, l’inventore della Vespa.
A 70 anni dalla produzione della prima Vespa Piaggio, possiamo parlare di una importante rivoluzione industriale se parliamo di Vespa.
Abbiamo deciso di realizzare una matrioska tra micro e macrosistemi. D’Ascanio, raffigurato come “il grande operaio”, impila delle scatole contenente le case degli operai, gli operai simbolizzati da degli action figure (come quelli che si facevano per i super eroi del cinema), una vespa, che allegoricamente vogliamo relazionare ai tanti problemi che la vita ci mette di fronte e che, con creatività, ingegno , coraggio e determinazione possiamo trasformare di valore e di importanza rivoluzionaria. Esattamente come la figura di Corradino D’Ascanio ha fatto con la fabbrica Piaggio. Lui stesso è dentro una scatola ancora più grande, quella del sistema industriale che lo circondava e con il quale doveva fare i conti ogni giorno. In questa raffigurazione, Corradino fa l’occhiolino a tutti osservatori, come per raccomandarsi di fare un ottimo lavoro, come a dire che voi tutti, siete i grandi operai della vita e che il futuro dipende da voi.
Un messaggio dunque di speranza e di riconoscenza, verso l’umanità e la sua innata genialità.
Intervento realizzato su una palazzina di Via Pisana all’ingresso del Villaggio Gramsci di Pontedera.
Il bambino d’oro dal ruggito di leone
Basandoci su una antica storia filosofica Buddista, abbiamo scritto ed illustrato sul muro perimetrale del Parco dell’Albereta di Pontedera, la storia “Il Bambino d’oro dal ruggito di leone”, un racconto che vuole essere un incoraggiamento. Un murales che assume un formato evolutivo, come fosse un libro disteso su di un muro, che dalla prima prima pagina alla fine, viene scenografato in un contesto urbano dove centinaia di bambini passano la loro adolescenza, la loro infanzia.
Abbiamo raffigurato questo embrione d’oro, per simboleggiare l’importanza della vita, lo abbiamo fatto crescere, immaginandolo nei vari momenti critici dello sviluppo, fino a farlo diventare un adulto, simbolicamente rappresentato dal re della foresta, allegoricamente relazionato al maturo coraggioso, capace, indipendente e pronto a portare il proprio contributo e miglioramento in un mondo dove gli umani vivono in una società complicata ed ingiusta.